Dopo Lucca, anche Firenze mette a disposizione il suo patrimonio storico e lo “presta” agli sposi per il giorno del loro matrimonio.
Non pensiate che si tratti di nozze vip e rassegnatevi all’idea: i Brangelina non passeranno di qui per dire sì all’ombra di Palazzo Vecchio. Anche se non sanno cosa si perdono…
Gli scenari che la città toscana mette a disposizione per celebrare il giorno più importante, infatti, sono di notevole suggestione, a cominciare, appunto, da Palazzo Vecchio e la Sala Rossa, con i suoi solenni velluti color porpora, oppure, per chi desidera una cerimonia “en plein air“, nel Giardino delle Rose sotto a piazzale Michelangelo.
Dalla prossima primavera tutto ciò sarà possibile, anche se la giunta, capitanata dal carismatico sindaco Matteo Renzi, si riserva ancora qualche tempo per approvare i luoghi selezionati. Va bene regalare un sogno ai futuri sposi, ma la salvaguardia delle numerose bellezze della città viene prima di tutto.
Ad oggi, il via libera è stato dato a Palazzo Vecchio e Villa Vogel, ma un’altra sala dello storico palazzo ad aprire le sue porte potrebbe essere la sala di Lorenzo.
Se però il sogno è celebrare il proprio matrimonio al’aperto, il Giardino delle Rose rappresenta quanto di più romantico possa esserci, ma anche il giardino del palazzo Vivarelli Colonna e la sala della Carità del museo Bardini offrono scenari mozzafiato ed indimenticabili.
Se in altre città italiane è già possibile approfittare di monumenti o affini per le proprie nozze, come dire sì a bordo di un vecchio tram a Torino o sposarsi allo stadio a Genova, anche Firenze non vuole essere da meno. Se consideriamo, senza nulla togliere alle altre, che si tratta di una città piena di scorci da cartolina, non è difficile immaginare che le richieste saranno molte.
Senza contare che, in questo modo, anche un “semplice” matrimonio potrebbe diventare un vero e proprio business, per rimpinguare le casse del Comune. Le nuove location potrebbero così aumentare il numero di cerimonie effettuate nei palazzi comunali, ma già c’è chi pensa alle strategie: sembra, infatti, che sia in arrivo una “stangata” per gli stranieri che decidono di dire sì nel capoluogo toscano, arrivando a spendere 1000 euro.
Nessuna spesa, invece, se gli sposi sono fiorentini: basta che almeno uno dei due abbia la residenza in città e la cerimonia è officiata senza che venga richiesto nessun contributo. Finchè vige questa regola, è meglio affrettarsi!
di Vera MORETTI