Le ore di luce, si sa, sono sempre meno, quindi i matrimoni benedetti dal freddo sono quelli per cui l’atmosfera è creata da fiaccole e luci di candela nelle sale dei palazzi più sofisticati delle nostre città.
Ma ci sono parecchie spose che preferiscono abbinare il bianco del loro abito al candore della neve e per questo motivo scelgono di celebrare il matrimonio in montagna. Se si decide di celebrare il matrimonio in montagna occorre usare dei piccoli accorgimenti. PEr prima cosa si celebra solo in tarda mattinata, tra le 11 e le 12, il sole dovrà almeno cercare di scaldare un po’ i partecipanti!
Se il matrimonio viene celebrato sulle piste è necessario che almeno sposi e testimoni siano in grado di arrivare a destinazione senza problemi, anche se, a nostro avviso sarebbe meglio scegliere location raggiungibili senza bisogno degli sci, meno scenografiche forse, ma più sicure anche in caso di tempo avverso.
Wedding planner e ristoratori di qualsiasi località saranno infatti in grado di allestire uno scenario perfetto anche alla partenza degli impianti di risalita, o all’arrivo della seggiovia, senza imporre a tutti discese rocambolesche con outfit inadeguati.
Se il matrimonio è religioso, bisogna trovare un sacerdote consenziente, disposto a lasciare la sua calda parrocchia per esaudire il desiderio degli sposi e celebrare all’aria aperta, altrimenti via libera alla ricerca della chiesetta più caratteristica e romantica: sulle nostre montagne non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Infine per quanto riguarda l’abito da sposa, certo deve anche tenere conto del clima, rigido che si troverà in montagna: se la cerimonia è all’aperto al posto del velo è splendido un colbacco in volpe bianca, i guanti anziché in raso saranno in cachemire e il tessuto dell’abito sarà pesante, rigido e consentirà i indossare, sotto senza essere vista una sottilissima, ma altrettanto calda tuta di filo di seta, una sposa morta di freddo con le labbra viola non sarebbe un bello spettacolo da vedere!
Silvia GALLI
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